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Oltre 62.000 firme raccolte contro Frontex

Nonostante la distanza sociale legata alla pandemia, il freddo invernale e i venti contrari politici, ce l’abbiamo fatta: Ben oltre 62.000 firme sono state raccolte per il «Referendum contro il finanziamento dell’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex». Un successo di solidarietà, reso possibile dagli sforzi delle organizzazioni e dalle persone individuali. Tanta gente non vuole più accettare questa politica di migrazione violenta. Giovedì, le firme saranno consegnate alla Cancelleria federale a Berna.

«Chiunque sia seriamente intenzionato a proteggere i rifugiati non deve accettare l’espansione di Frontex. Quando i rifugiati annegano nel Mediterraneo, anche se sono attentamente monitorati, non si tratta di un incidente, ma di un omicidio», dice Malek Ossi di Watch the Med Alarmphone Svizzera.

NoFrontex: iniziato dal Migrant Solidarity Network e sostenuto da 70 organizzazioni

Le firme del referendum sono state raccolte in condizioni difficili: La pandemia di Coronavirus era alle porte, il freddo invernale teneva la gente lontana dagli spazi pubblici e le organizzazioni di base che sostenevano il referendum non avevano le stesse risorse delle grandi organizzazioni e dei partiti.
Poco prima della fine dell’anno, il comitato referendario NoFrontex ha lanciato l’allarme. Un ultimo scatto di solidarietà a cui hanno partecipato migliaia di persone da tutta la Svizzera ha animato le strade. Numerose persone sono scese di nuovo in strada, hanno mobilizzato gli amici e sono andate dai loro vicini con i loro fogli di firma.

Mettere fine alla violenza, alla miseria e alla morte alle frontiere esterne dell’Europa

Alle frontiere esterne dell’area Schengen, i diritti umani dei rifugiati sono gravemente ignorati. I rifugiati vengono maltrattati e deportati. Decine di migliaia di persone annegano, muoiono di freddo per ferite e malattie. I loro diritti fondamentali vengono negati. Frontex, come guardia di frontiera e costiera europea, è in parte responsabile. Le accuse contro Frontex pesano: mancanza di trasparenza e coinvolgimento in violazioni dei diritti umani. Tuttavia, il Parlamento vuole più che quadruplicare i contributi annuali a Frontex; Il referendum vuole impedire questo finanzamento.

Niente soldi per le violazioni dei diritti umani

La Svizzera contribuisce a finanziare il progressivo blocco dell’Europa: Il contributo della Svizzera a Frontex passerebbe dagli attuali 14 milioni di franchi a 61 milioni all’anno entro il 2027. Inoltre, il Corpo svizzero delle guardie di confine parteciperebbe sempre più spesso alle missioni armate di Frontex all’estero. Come Stato non UE, la Svizzera non ha diritto di voto nell’organizzazione di Frontex, ma paga una parte sproporzionata del bilancio di Frontex.

NoFrontex raccomanda il 15 maggio 2022:
SÌ alla libertà di movimento e No all’espansione di Frontex